25 marzo 2021

​La luna di miele

​Il lavoro da casa: ne abbiamo abbastanza

  • Citibank promette ai dipendenti il venerdì senza Zoom.
  • Gli analisti di Goldman Sachs parlano di settimane lavorative di 95 ore.
  • Kpmg dice che tra le 500 aziende top, quelle che intendono diminuire lo spazio per uffici sono passate dal 65% di un anno fa al 17% di un mese fa.
  • Il Guardian parla di un nuovo fenomeno: quelli che rifiutano "Zoom".

Ora, trascurando il fatto che sembra che Zoom sia diventato il sistema di videoconferenza per antonomasia, ci pare evidente che molti stanno rivedendo la loro posizione relativamente allo smart working. Ne abbiamo parlato anche noi quasi un anno fa ((Smart) Working) ma allora pensavamo soprattutto al fatto che l'eccesso di lavoro da remoto distrugge il tessuto sociale aziendale.

Adesso emerge un nuovo aspetto: non ci sono più orari, tutti disturbano tutti gli altri in qualsiasi momento del giorno e della notte, non c'è più quella sacra (e tanto criticata) separazione tra casa, lavoro e riposo (che forse dovrebbe dividere le 24 ore in parti uguali). La pandemia ci ha portato via gli svaghi (perché ci sono vietati) e ci lascia solo lo schermo, per fare tutto: lavorare, socializzare, giocare.

E ne abbiamo abbastanza.
Siamo passati dalla luna di miele col telelavoro, dove tutti erano entusiasti del poter lavorare da casa, alla crisi del settimo anno. E speriamo di arrivare presto a una separazione consensuale, in amicizia, ma con diritti di visita non troppo frequenti.


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