17 marzo 2022

​Un UCAS tra le montagne

L'ufficio complicazioni affari semplici, ovvero l'eterna lotta tra gli italiani e i loro burocrati

Siamo più o meno tutti d'accordo sul fatto che l'Italia è tra i paesi più liberi del mondo. Noi pensiamo addirittura della galassia, perché il nostro è l'unico paese dove nei fatti i cittadini sono liberi di non rispettare le leggi. È una lotta continua tra noi e il burocrate, dove quest'ultimo inventa complicazioni assurde in qualunque cosa si debba fare, convinto che l'unica missione del cittadino sia quella di fregare i burocrati, non di vivere la sua vita.
E quindi tutto è inutilmente complicato, anche cose banali, come usare uno Skipass.

Recentemente abbiamo avuto la fortuna di poterci concedere una breve pausa tra le montagne (non tanto) innevate. Come prima cosa, armati di assicurazione e Green pass "rafforzato" abbiamo chiesto di acquistare lo Skipass per tutto il (breve) periodo.

Dopo aver emesso l'oggetto e raccolto il pagamento, la signora allo sportello ci dice: prima di usarlo dovete attivarlo, è una cosa un poco complicata, se volete vi aiuto io. Avete 20 minuti?

Abbiamo pensato di aver capito male, "come 20 minuti, per attivare uno Skipass?" e lei "eh sì, sa c'è da scaricare un'app, è un poco complicato".

Effettivamente non siamo proprio giovanissimi, e quindi abbiamo pensato che pre­ce­den­ti clienti della nostra età fossero tanto lenti ad usare il telefonino da fare in 20 minuti quello che ovviamente non poteva richiederne più di un paio. Noi però siamo nonni, sì, ma informatici. Non ci facciamo certo intimidire da un'app. Per cui abbiamo dato per scontato che noi l'avremmo saputo fare in pochi istanti, e magari senza bisogno di aiuto. Nonni presuntuosi che pensano di saperla lunga.

Il primo passo, download e install dell'app procede senza intoppi. In pochi istanti siamo operativi.
Lanciamo l'app, che immediatamente ci informa che dobbiamo disabilitare il battery manager, altrimenti l'app potrebbe non funzionare in background. E della mia batteria non vi importa nulla? E perché l'app per validare lo Skipass deve essere attiva in background? Infatti non abbiamo disabilitato nulla e abbiamo accuratamente spento l'app e sugli sci funzionavano benissimo. Anzi abbiamo avuto l'impressione che con l'app attiva rallentassero un po'.

Gestita la faccenda della batteria ci vengono chiesti un indirizzo mail, una password (nuova, specifica, nessun sso…) e successivamente un nome, cognome, data di nascita, genere (obbligatorio, ma posso dire "non te lo voglio dire"). Non è chiaro perché per usare questa app si debbano dare queste informazioni. Magari servono?

Finita la parte anagrafica dobbiamo caricare lo Skipass sull'app. Puoi usare NFR (near field radio, in sostanza la tecnologia contactless delle carte di credito e appunto dello Skipass). Metti lo Skipass a contatto col telefono e l'app dice "hai NFR disabilitato". Ovviamente non è così, e il telefono ha vibrato, quindi ha parlato con lo Skipass. Non importa, la signora non si scompone, anzi dice "è normale" e procede a digitare il numero dello Skipass. Che guarda caso conosce tutte le informazioni che abbiamo appena inserito. Magari l'intento è appunto di incrociare le info? No, non devono corrispondere, l'abbiamo verificato.

A questo punto devi dare il Green pass all'app e farlo corrispondere allo Skipass. Scegli uno Skipass che hai caricato e poi leggi con la telecamera il QR code. Oppure se l'hai memorizzato sul telefono lo cerchi tra i tuoi file.

Poi in un passo successivo dici all'app di validare il Green pass, e a questo punto presumiamo che l'app interroghi i sistemi centrali, o periferici, o chissà dove, e incroci i dati dello Skipass con quelli del Green pass, per assicurarsi che corrispondano, ma no, anche se non corrispondono va bene lo stesso, l'abbiamo verificato. Alla fine della procedura il Green pass è validato e lo Skipass è buono.
Per 24 ore.
Sì, il giorno dopo devi rifare la validazione, perché il Green pass nel frattempo potrebbe essere scaduto o essere stato invalidato da un test positivo.

In effetti ci sono voluti almeno 15 minuti.

Ora, ci chiediamo:

  • Perché abbiamo dovuto inserire informazioni anagrafiche che non servivano? Teniamo presente che digitare su un telefonino non è il nostro passatempo preferito.
  • Perché non limitare al massimo le richieste di informazioni?
  • Per quale motivo al caricamento del QR code il sistema non l'ha validato al volo?
  • Perché non ha provveduto a rivalidarlo automaticamente ogni 24 ore fino a un eventuale fallimento?
  • Perché usare un'app quando si sarebbe potuto leggere il QR code al momento della vendita e validarlo centralmente ogni mattina utilizzando gli stessi sistemi che gestiscono lo Skipass, senza chiedere informazioni aggiuntive?
  • Se proprio vogliamo farci del male e usare una app, perché non farne una dove metto un numero di Skipass, leggo un QR code e voilà lo Skipass è attivo e si attiva automaticamente ogni mattina?

La risposta è più o meno sempre la stessa. Siamo fissati con le app, siamo fissati con la raccolta di dati inutili, siamo convinti che tutti cercheranno di barare per cui com­pli­can­do tutto facilitiamo la vita a chi appunto vuole barare, non coltiviamo l'amore per la semplicità e l'eleganza nelle soluzioni tecnologiche, non possiamo memorizzare nulla, perché non lo vuole il garante, anzi no, i dati dello Skipass li memorizziamo, ma il QR code no, quello non si può.

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