11 ottobre 2022

​The "art" of computer programming?

​Considerazioni su arte e computer

​Tempo fa i giornali ci hanno parlato di un ricercatore di Google (tal Blake Lemoine) che a un certo punto ha affermato pubblicamente che l'intelligenza artificiale su cui la­vo­ra­va era "senziente". Ammettiamo di aver dovuto cercare nel dizionario (ovvero appunto su Google) il significato di quella parola, che non avevamo mai sentito o usato, e che non abbiamo mai più avuto occasione di adoperare. Google dice che significa "dotato di sensi, di sensibilità". Boh, non sappiamo bene come un programma (perché questo è un'intelligenza artificiale, è un programma molto complesso, con tanti dati) possa "sentire". Ma tutto sommato tutto dipende dal significato che vogliamo dare alla parola "sentire".

Recentemente ci è capitato di leggere un titolo, solo quello, di un articolo del MIT Tech Review che si chiedeva "di chi è l'arte prodotta da un computer?". Ora, a noi pare che la questione non sia specifica dell'arte. La domanda "di chi è l'output di un computer" dovrebbe avere una solo risposta, indipendente dalla natura dell'output. Non che sia ovvia, beninteso.
Quello che ci ha colpito non è il dilemma sulla proprietà. Ma il fatto che si possa con­si­de­ra­re "arte" l'output di un computer.
Ci è parso immediatamente evidente che la risposta debba essere negativa. No, un computer non può produrre arte. Ma poi ci siamo resi conto che in realtà non sa­pe­va­mo perché no.

Abbiamo provato a cercare una definizione di arte. Ne abbiamo trovate numerose, spesso in contrasto tra loro. Da cui deduciamo che non esiste una definizione condivisa di arte. Il che è una delle definizioni che abbiamo trovato.
Ma molte avevano una cosa in comune, l'idea che si tratti di qualcosa fatto dall'uomo. Anche se nessuna giustificava questo vincolo. Ad esempio, è corretto dire che un fiore non è arte? O che un cielo stellato non lo è? A nostro parere sì, perché arte non è si­no­ni­mo di bello. E dire che il Creato sia arte suona un tantino presuntuoso.

E il computer? O l'intelligenza artificiale? Avete notato come spesso ci si riferisce alla IA (AI per gli anglofissati) come fosse una persona? Ora, la IA non è una persona e non è senziente. Anzi, è il contrario di senziente perché è deterministica (*).
E questa secondo noi è la distinzione: chiedete due volte ad un artista di fare la stessa cosa e farà due cose diverse, magari simili, ma diverse. E le differenze potrebbero, tra le altre cose, essere dovute allo stato d'animo dell'artista quando ha fatto quello che ha fatto. Date a un computer due volte gli stessi input e otterrete esattamente lo stesso risultato. Perché un computer non ha uno "stato d'animo".
Quindi per noi un computer non può produrre arte, perché l'arte è l'espressione del sentimento di un artista.
Il che non impedisce che un computer possa produrre qualcosa di bello.

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(*) Deterministico: secondo la Treccani -  "Effetto d.: effetto che proviene in modo univoco e quantitativamente definibile da cause chiaramente individuate": Quindi date certe cause si ottiene uno specifico effetto, sempre.  In effetti molti utenti di Windows potrebbero obiettare sulla affermazione che il pc con Windows sia deterministico, ma noi rimarremo fermamente convinti che lo sia.


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