15 gennaio 2021

​La nuova macchina del caffè

E altre storie: certe volte la troppa intelligenza è appunto troppa

Abbiamo una nuova macchina del caffè (in ufficio, non a casa).
Cromata, lucida, intelligente, veloce. Fa due caffè alla volta, con due sistemi indipendenti (ma una sola alimentazione), praticamente un sistema in alta affidabilità per una funzione che indubbiamente lo giustifica. Un Cerbero del caffè.
La mattina quando la si risveglia si lava accuratamente, il che è un po' un difetto, dobbiamo fare i turni a svegliarci prima per arrivare in tempo ad accenderla, altrimenti tocca aspettare. Ma poi è tutta una dimostrazione di intelligenza artificiale applicata alla mescita.
Per farsi un caffè si inserisce la cialda (la solita da ufficio) nella fessura. La macchina la sente, e …
ti presenta un QR Code!
A questo punto hai due scelte

  • Metodo classico: tocchi il QR Code (è touch!) e allora quello sparisce e ti compaiono le scelte (lungo corto, ecc.). La macchina riconosce il tipo di cialda (rfid? Altro QR code nella cialda? fotometro che rileva il colore?) e ti suggerisce la scelta migliore. Tocchi la tua preferenza e, magia, la macchina ti dice cosa stai per bere: no caffè banale, caffè con toni di nocciola dell'Himalaya e profumo di mirtillo acerbo, o qualche altra sofisticheria. Così ti intrattiene mentre fa il caffè. Ti pigli il caffè e ti godi la nocciola dell'Himalaya.
  • Metodo moderno ("Modern coffeing"): leggi il QR Code col telefonino. Ti allontani dalla macchinetta (non obbligatorio, ma logico, altrimenti perché usare il telefonino?). Sul telefonino ti compare una perfetta riproduzione del touch screen della macchina, scegli l'opzione che ti piace (sperando che nel frattempo non ti abbiano fregato la cialda). Torni alla macchina e ti prendi il caffè, oppure telefoni a qualcuno che te lo porti. Ti bevi il caffè, verosimilmente freddo.

Abbiamo un nuovo orologio, molto intelligente.
Si collega al telefono, sa dove sei, s'impiccia della mail e del whatsapp, ti misura i battiti e le calorie che consumi (o non consumi). Se sei bravo si complimenta facendo "piripì" e consegnandoti una coppa (virtuale)
Ha una batteria che dura tantissimo (tipo una settimana), usa la sua intelligenza per attivare solo quello che serve, solo quando serve. (*)
Per risparmiare batteria, e durare una settimana, l'orologio di solito sta spento. Se c'è sole il quadro si vede, altrimenti devi premere un bottone per vedere che ora è. Tutto sommato è ragionevole, ma se hai le mani occupate non è comodo.
Quando ti arriva un whatsapp (tipicamente irrilevante, ma questa è un'altra faccenda) l'orologio fa "piripì", e mostra il messaggio su uno schermo che è sì ad alta risoluzione, ma ahimè è della misura di un orologio. Ti mostra ben tre righe del messaggio in un carattere che riuscirebbe a leggere agevolmente solo un giovanotto con la vista di un'aquila. L'alternativa è usare gli occhiali, o meglio il monocolo da orologiaio. Quindi senti "piripì", cerchi gli occhiali, li metti, guardi il messaggio e scopri che per risparmiare batteria il coso l'ha già da tempo fatto sparire. Tiri fuori il telefono e leggi quello che potevi leggere senza disturbare l'orologio.

Abbiamo una nuova asciugatrice (a casa, non in ufficio)
Quando la accendi la prima volta ti chiede la password dell'WiFi. Fortunatamente non chiede la password Netflix, evidentemente si accontenta di guardare Youtube.
Una volta collegata, può parlare con il telefonino, col quale la accendi, spegni, le chiedi come sta, scegli il programma, ecc.
Evidentemente il modello di utilizzo è simile a quello della macchina del caffè:

  • Metodo classico: metti la biancheria nella macchina, chiudi lo sportello, scegli il programma con l'apposito pomello, tocchi start (è touch!). Quando finisce senti "piripì" e ti pigli la biancheria.
  • Metodo moderno ("Modern drying"): metti la biancheria nella macchina, chiudi lo sportello, metti l'apposito pomello nella posizione "remote", ti allontani (altrimenti che gusto c'è?), tiri fuori il telefonino e lanci l'apposita app, scegli il programma e avvii. Quando la macchina finisce il telefonino fa "piripì", ma la biancheria rimane nell'asciugatrice. Però c'è un'interessante opzione: se girando per casa trovi un calzino disperso puoi col telefonino dire alla asciugatrice di aspettare un attimo. Ma il calzino non lo puoi ficcare nel telefono, devi comunque portarglielo.

Abbiamo l'impressione che tante volte invece di inventare tecnologia per risolvere problemi, cerchiamo di inventare problemi da risolvere con la tecnologia.
È l'effetto del marketing moderno, che inventa problemi inesistenti e che applicato alla tecnologia produce oggetti con funzionalità di dubbia utilità, e applicato alla politica produce il populismo.

PS: è un po' diverso, ma anche questo è un esempio di come la tecnologia certe volte esagera. Microsoft Phone system è l'equivalente di un centralino, ospitato in Office 365. Tra le altre cose ha un semplice IVR (Interactive Voice Responder), quel coso che dice "premi uno per l'ufficio x, due per y, ...". Quello di Office 365 fa anche conversione da testo a vocale per cui gli dai il testo scritto, e lui lo legge. Gli devi solo dire la lingua da usare (probabilmente le conosce tutte, esclusi forse i dialetti più strani della Papuasia). Sarebbe perfetto, se gli italiani parlassero in italiano. Ma non è così, per cui per ottenere un risultato comprensibile ti trovi a scrivere cose come questa: "per info su soluzioni per le logistiche prema uno, per info su digital sport innovescion e futboll innovescion prema due, per info su soluzioni per la mobilità elettrica gioinon prema tre, …"


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* Abbiamo anche un orologio molto meccanico, con una molla che si ricarica da sola, ma eviteremo facili ironie…

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